RIFLESSIONE DELLA SETTIMANA
“La richiesta di aiuto silenziosa”
Dietro ogni richiesta di appuntamento c’è una richiesta di aiuto. A volte sembra contrastante: una persona arriva per chiedere aiuto, ma allo stesso tempo non si fida, arriva perché sta male, ma non riesce a cambiare per stare meglio.
É 𝐢𝐥 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐚𝐢𝐮𝐭𝐨. Il cuore chiuso in uno scrigno, al sicuro, dentro a delle alte mura, in una città sconosciuta.
Un cuore a volte dimenticato anche dalla persona che per paura d’essere ferita l’ha lasciato lì.
Un cuore che per essere custodito é stato imprigionato.
Mi chiedo spesso cosa fa sí che arriviamo a chiuderci così tanto.
Quello che noto é che 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐢𝐧𝐬𝐞𝐜𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐨𝐠𝐧𝐮𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐢 𝐡𝐚. Ognuno di noi é essenziale nel mondo, e per questo la vita di ognuno é sacra.
Il 𝐝𝐨𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐜𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚 𝐧𝐨𝐢 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐞 𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐢 𝐯𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢.
Il dolore nasce dal credere che il nostro valore possa essere inficiato, sporcato, deturpato da un’altra persona… non é cosí. Il 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞 é 𝐢𝐧𝐭𝐨𝐜𝐜𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞, é 𝐮𝐧 𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐕𝐢𝐭𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐡𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐮𝐭𝐢, 𝐮𝐧 𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚. Nessun essere umano può violare quel che il Divino ha donato.
Possiamo tornare a sentire il cuore e a vivere quando percepiamo tutte le ferite ricevute, per scoprire che il nostro valore é intatto, per scoprire che 𝐧𝐨𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐢 𝐥𝐨 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐞 𝐦𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐢𝐧 𝐝𝐮𝐛𝐛𝐢𝐨.
Fermarci nel silenzio della Natura che ci accoglie ci offre la possibilità di sentirci ascoltati, senza giudizio, tra la brezza* leggera che ci sussurra come ogni cosa sia importante.
* «Brezza» in latino si dice spiritus, in greco pneuma e in ebraico r'uah: queste parole, nelle tre lingue, sono le stesse usate per indicare lo Spirito e gli Spiriti in genere.
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Dottoressa Nicoletta De Col
Osteopata e MCB
Laureata in psicologia sociale
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