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Immagine del redattoreNicoletta De Col

Alleviare il peso della vita

Credo sia necessaria una premessa/promemoria, quello che scrivo è pre un pubblico “generico” con lo scopo di diffondere curiosità per se stessi, l’umanità e l’ambiente (dall’utero al cosmo), e favorire la consapevolezza di se stessi.  Pertanto, volutamente non uso un linguaggio tecnico, a meno che non si altrettante necessario, e favorisco metafore, similitudini, immagini, emozioni…

Ora posso iniziare…



Cosa ti fa venire in mente la frase “peso della vita”? Come ti fa sentire? Ti cambia il respiro? La postura?


In realtà la vita non ha "peso" con connotazione negativa, siamo noi a percepirlo più o meno intenso e a dare giudizio.


Ormai è palese che la nostra postura dipende dal come viviamo, dalle nostre credenze, dal come facciamo esperienza dell’ambiente, da quel che pensiamo, dalle nostre emozioni: la postura è l’insieme dei nostri vissuti, percezioni e reazioni.


Le nostre percezioni dipendono dallo stato di salute in cui si trova il corpo, ma anche dalle emozioni che proviamo (per es. se siamo tristi percepiamo un dolore più intenso a parità di stimolo).


Alexander Lowen è tra gli autori che ha scritto moltissimo su questo argomento di correlazione diretta su come viviamo e come il corpo si modella di conseguenza, ha scritto di come la rabbia trattenuta porti tensione alle spalle, alla mandibola, tendenza all’aumento della cifosi dorsale, torpore alle mani, assumendo la classi postura del bambino (a pugni e spalle chiusi, testa leggermente flessa) che si sta trattenendo dal prendere a botte e/o dal piangere. Anche tu senti di trattenere tanto e poi tendi ad esplodere? Forse sei stato cresciuto sentendo che gli altri hanno tutto e tu hai meno, forse non ti è stata data abbastanza libertà di trovare te stesso, ti sono state date tante regole ma senza rispettare la tua indole.


Avere la sensazione che stiamo subendo la vita, anziché percepirci come attori che compiono scelte, fa sì che la nostra postura sia più cadente, schiacciata dalla gravità. Una specie di Atlante che sorregge il mondo, solo che in questo caso non si sorregge qualcosa, ma si viene schiacciati da quel qualcosa e si cerca di reagire per sopravvivere. Di solito le nostre abitudini ci conducono in situazioni simili, quindi dove ci sentiamo ancora schiacciati: relazioni soffocanti, malattie, lavoro dai ritmi serrati o con un “capo” pressante, rapporti rigidi coi genitori, giudizio profondo verso se stessi ecc…

Capita che ci diciamo “ma tutte a me?!”, perché sembra di essere molto sfortunati, eppure una componente di sfortuna è legata alle nostre scelte e le nostre scelte dipendono da nostri meccanismi automatici di rispondere alle cose che ci succedono: se ci completiamo sempre nello stesso modo di fronte agli eventi, avremo sempre gli stessi risuonati. Se vogliamo una vita diversa dobbiamo iniziare a vedere il mondo in modo diverso e agire diversamente, cambiare contesti, relazioni, linguaggio, pensieri…


Questo senso di subire la vita è legato anche al senso di ingiustizia, ovvero percepire di aver subito da bambini ingiustizie molto forti; come per esempio la morte di un genitore, clima violento, povertà, manipolazioni, responsabilità eccessive (per esempio i bambini genitorializzari).


Alla sensazione di subire si accompagna quella che viene chiamata impotenza appresa, ovvero  siccome abbiamo imparato che “capitano tutte a me!” nonostante tutto (il cambio di lavoro, di moroso/a, di città) allora nemmeno ci provo più a cambiare… ecco che il peso della vita sembra ancora più grave. Probabilmente i dolori alla schiena e alla spalla potrebbero peggiorare, lo stomaco potrebbe bruciare, il cibo essere uno sfogo o al contrario perdere gusto.


È importante capire quali emozioni ci stiamo trascinando dalla nostra infanzia, quali stanno ancora interferendo con la nostra vita quotidiana, per poterci liberare dal peso che abbiamo sentito schiacciarci sin da bambini, sia dal cuore che dal corpo.


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Dottoressa Nicoletta De Col

Osteopata e MCB

Laurea triennale e specialistica in psicologia sociale

Laurea in scienze motorie


🌅instangram @nicolettadecol

🔵FB “Nicoletta De Col - osteopatia e psicologia”https://www.facebook.com/profile.php?id=100086145891545




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