Still incontrò l’osteopatia vivendo nella natura e osservandola,
Shuterland visse l’infanzia in campagna ricordando le parole del padre “continua a scavare” e dal 1951 visse in una villetta sulla costa del Pacifico,
Becker disse "Riuscii a comprendere meglio molte idee nella quiete della campagna”.
Mi viene da pensare che l’Osteopatia sia la contemplazione della Natura applicata all’essere vivente (parte della Natura) nelle sue molteplici interazioni, e mi chiedo: è utile studiare l’osteopatia fuori da un contesto naturale? Posso favorire l’autoguarigione senza empatia? Si può praticare osteopatia senza incontrare Dio, non come significato religioso, ma inteso come Forza Vitale presente in ogni essere vivente?
Da quanto ho incontrato sinora
sembrerebbe molto difficile separare l’osteopatia dalla Natura e quindi da concetti come quello di Forza Vitale, Alito di Vita, Potenza, e da una legge Universale che governa e unisce tutte le cose.
Dottoressa Nicoletta De Col
Osteopata e massoterapista
Laureata in psicologia sociale
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