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Malattie, dolore, traumi raccontano di noi

RIFLESSIONE DELLA SETTIMANA

𝙄𝙣𝙘𝙞𝙖𝙢𝙥𝙖𝙧𝙚, 𝘾𝙖𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙚 𝙧𝙞𝙖𝙡𝙯𝙖𝙧𝙨𝙞, 𝙞𝙣𝙘𝙞𝙖𝙢𝙥𝙖𝙧𝙚 𝙖𝙣𝙘𝙤𝙧𝙖, 𝙛𝙚𝙧𝙢𝙖𝙧𝙨𝙞…𝙚𝙫𝙤𝙡𝙫𝙚𝙧𝙚


La malattia, il dolore, un trauma possono mostrarci come noi reagiamo ed essi, è il come reagiamo a determinare come e quando e se guariremo. Un dolore alla schiena è un gesto, un comportamento. Una malattia è un comportamento… 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐞𝐬𝐩𝐫𝐢𝐦𝐞𝐫𝐞 𝐧𝐨𝐢 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐢.

È successo spesso che le persone si fermino (nel percorso di salute) al solo togliere il dolore acuto o al sapere il perché stanno male. È utile comprendere che sapere il perché non ci cambia la vita. C’è stato chi mi ha detto “è inutile che continuo a venire sapendo che sono sempre quelle le cose che mi fanno soffrire”.

È importante capire che il 𝙥𝙚𝙧𝙘𝙤𝙧𝙨𝙤 𝙙𝙞 𝙂𝙐𝘼𝙍𝙄𝙂𝙄𝙊𝙉𝙀 𝙑𝙀𝙍𝙊 𝙀 𝙋𝙍𝙊𝙋𝙍𝙄𝙊 𝙞𝙣𝙞𝙯𝙞𝙖 𝙪𝙣𝙖 𝙫𝙤𝙡𝙩𝙖 𝙞𝙣𝙙𝙞𝙫𝙞𝙙𝙪𝙖𝙩𝙖 𝙡’𝙤𝙧𝙞𝙜𝙞𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙛𝙚𝙧𝙞𝙩𝙖, 𝙞𝙣𝙞𝙯𝙞𝙖 𝙙𝙤𝙥𝙤 𝙖𝙫𝙚𝙧 𝙛𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙪𝙣 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙤 𝙧𝙞𝙚𝙦𝙪𝙞𝙡𝙞𝙗𝙧𝙞𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙩𝙚𝙣𝙨𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙢𝙚𝙣𝙩𝙖𝙡𝙞 𝙚 𝙙𝙞 𝙦𝙪𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙚𝙢𝙤𝙩𝙞𝙫𝙚. Dopo questo primo assestamento si può entrare nel “vivo” del processo di guarigione.

La cosa certa è che continueremo ad inciampare in alcuni punti, a cadere in altri. Non esiste una vita senza intoppi, o senza cose a cui pensare, irrisolti, “senza problemi”… 𝒊 𝒑𝒓𝒐𝒃𝒍𝒆𝒎𝒊 𝒆𝒔𝒊𝒔𝒕𝒐𝒏𝒐 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒗𝒊𝒗𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒏𝒆𝒍𝒍’𝒊𝒍𝒍𝒖𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒔𝒊𝒂 𝒔𝒑𝒆𝒏𝒔𝒊𝒆𝒓𝒂𝒕𝒆𝒛𝒛𝒂 𝒊𝒏𝒇𝒂𝒏𝒕𝒊𝒍𝒆, quando non accettiamo che le cose non devono andare come vogliamo noi individualmente.

Le ferite che ci fanno male sono le stesse, ci accompagnano nella nostra vita, ma non inciampiamo e cadiamo sempre allo stesso modo e sugli stessi punti. 𝑶𝒈𝒏𝒊 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒂 𝒄’𝒆̀ 𝒖𝒏 𝒏𝒖𝒐𝒗𝒐 𝒅𝒆𝒕𝒕𝒂𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒅𝒂 𝒑𝒐𝒕𝒆𝒓 𝒐𝒔𝒔𝒆𝒓𝒗𝒂𝒓𝒆, 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒂 𝒄𝒊 𝒗𝒊𝒆𝒏𝒆 𝒎𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂𝒕𝒐 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒂 𝒏𝒐𝒏 𝒆𝒓𝒂𝒗𝒂𝒎𝒐 𝒑𝒓𝒐𝒏𝒕𝒊 𝒅𝒊 𝒗𝒆𝒅𝒆𝒓𝒆 𝒆 𝒄𝒂𝒑𝒊𝒓𝒆. Ogni volta è una sfumatura diversa di sensazioni. 𝗢𝗴𝗻𝗶 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗲̀ 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝗿 𝗺𝗼𝗿𝗶𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗽𝗲𝘇𝘇𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗮𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 e non a quello che ci hanno fatto credere di avere e/o essere.

Se continuiamo a farci male sempre nello stesso modo, ad arrivare una relazione sempre dello stesso tipo, a capitarci incidenti simili, allora è necessario trovare:

- cosa li accomuna (noi stessi),

- cosa facciamo per inserirci in quelle situazioni (la nostra ferita, il nostro bisogno e in che forma lo soddisfiamo),

- Quali emozioni si risvegliano e a quale parte di noi appartengono,

- Osservare i dettagli in quello che sembra uguale al passato ma non lo è

𝕴𝖓𝖈𝖎𝖆𝖒𝖕𝖆𝖗𝖊, 𝖈𝖆𝖉𝖊𝖗𝖊, 𝖗𝖎𝖆𝖑𝖟𝖆𝖗𝖘𝖎, … 𝖊𝖛𝖔𝖑𝖛𝖊𝖗𝖘𝖎. 𝕹𝖔𝖓 𝖊̀ 𝖒𝖆𝖎 𝖚𝖓 𝖙𝖔𝖗𝖓𝖆𝖗𝖊 𝖎𝖓𝖉𝖎𝖊𝖙𝖗𝖔 𝖖𝖚𝖆𝖓𝖉𝖔 𝖘𝖎 𝖈𝖆𝖉𝖊. Possiamo sempre scegliere di sdraiarci e guardare il cielo.



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Dottoressa Nicoletta De Col

Osteopata e MCB

Laureata in psicologia sociale

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🌅instangram @nicolettadecol

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