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“Il consumismo che consuma la vita”

RIFLESSIONE DELLA SETTIMANA N° 23


La mia riflessione giunge tardi perché sono stata impegnata, e lo solo ancora, a prendermi cura e accompagnare uno dei miei cani al trapasso.

Quando sono coinvolta nella morte di un essere vivente io sento tutto rallentare, la mia percezione si affina e mi sembra di toccare quei sottili fili che tutto uniscono. Osservo la vita che prosegue e molti esseri umani che vivono abitudini insipide, automi, macchine, pur di nascondere il proprio dolore.

Vedo che il dolore può grande può nascere dal rendersi conto che le abitudini sono cambiate, che la morte ha tolto una routine, ha tolto una certezza (e all’essere umano dà fastidio non avere controllo e certezze😉).


La vita comprende la morte, il consumismo ci ha fatto credere che la morte non esista, che quando qualcosa finisce si può sostituirlo con qualcosa di meglio. Ci ha educati nel credere che sia normale comprare l’acqua, comprare la terra, comprare il compost, comprare il cibo, comprare la salute, comprare un naso nuovo… e la morte ci educa ogni volta dicendoci che il consumismo è un’illusione di benessere. Alimenta l’egocentrismo.

Più entriamo in quell’illusione più consumiamo la nostra vita, più ci consumiamo come esseri viventi, pulsanti, arrivando persino a credere che la morte di qualcuno sia una punizione verso di noi, anziché una piccola parte di un sistema molto complesso.


Concludo consigliando di non identificarvi nel vostro dolore, per poter vivere è necessario osservare il dolore come qualcosa che non è nostro: non è un nostro braccio o gamba, è piuttosto simile a uno strumento che lo si può guardare, scegliere, utilizzare in base alle situazioni. E quando non sappiamo gestire il nostro dolore, strumento, rischiamo di scagliarlo contro gli altri.

E lo stesso vale per le nostre malattie: noi non siamo la nostra malattia, essa è uno strumento, è anche risultato delle nostre strategie di sopravvivenza.


Vi abbraccio anime in cammino, che possiate trovare la Salute attraversando i boschi (dolore e malattie).

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Dottoressa Nicoletta De Col

Osteopata e massoterapista

Laureata in psicologia sociale


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