Depressione, fibromialgia, malattie autoimmuni.
Quando il corpo cerca di ricordare con onore le parti di noi che ci hanno aiutato a sopravvivere.
Per vivere è necessario lasciar morire quel che non c’è più.
Allontanandoci dalla Natura, credendo che la fede nella scienzah porti a lidi migliori rispetto alle crociate, ci siamo allontanati anche da alcuni rituali molto utili per poter far fronte alle vicissitudini della vita quotidiana. Tra questi quelli di rendere onore, attraverso alcuni rituali, ai morti. Rendere onore ai passaggi di età, momenti in cui una parte di noi muore, in un certo senso. Ogni cambiamento, ogni passaggio è disegnato da un prima che non c’è più e un dopo che arriva, una mutazione necessaria. In un’epoca in cui vogliamo che tutto rimanga uguale, ovvio che sentiamo il cambiamento come una morte terribile, anziché come arricchimento.
Arriviamo al punto: il corpo ricorda tutto, è un archivio inesauribile di informazioni. Ha memorizzato ogni informazione dal concepimento a questo momento, alcune rimangono così intrise da farsi sentire in modo deciso. La maggior parte non sono consce.
La DEPRESSIONE potrebbe sorgere perché ci ostiniamo a vivere nel passato, a non volerlo lasciare andare. Una parte di noi vuole continuare a raccontare (anche solo mentalmente) quanto abbiamo dovuto sopportare, quanto siamo stati bravi a sopravvivere. È una parte intrappolata nel passato, una parte che vuole essere ascoltata, che vuole raccontare la sua storia, per non essere dimenticata. Quindi cosa possiamo fare? Ci sono più modi.
Guardarci allo specchio o scrivere una lettera e immaginare di spedirla nel passato, o immaginare di fare un viaggio con la macchina del tempo per incontrare quella parte di noi intrappolata come se fosse un’altra persona e ascoltare la storia, dirle (quindi a noi stessi) che non sarà mai dimenticata, ovvero le RENDIAMO ONORE, ricordandola con gioia ogni giorno, ringraziandola per il suo sacrificio. Perché non saremo qui senza di lei (quella parte).
La FIBROMIALGIA potrebbe essere il risultato di decenni passati a consumare se stessi, continuare a vivere come una parte di noi che ha sempre annullato se stessa. Continuiamo a vivere come se fossimo ancora schiacciato tra i problemi degli altri e il volere la loro felicità. Quindi possiamo rendere onore a questa parte di noi e aiutarla a capire che adesso non è più necessario questo enorme sacrificio, che non verrà dimenticata piccola e invisibile.
Le MALATTIE AUTOIMMUNI potrebbero emergere perché il corpo ricorda che ci siamo sentiti usati, invisibili, che una parte di noi voleva non esistere perché la sofferenza era troppa. Il corpo cerca di distruggere se stesso, perché meglio essere se stessi a distruggersi piuttosto che siano gli altri a continuare a farlo. Possiamo tornare virtualmente nel passato e ascoltare noi stessi, ascoltare col cuore affinché quella parte di noi non si senta dimenticata e renderle onore, ringraziandola con gioia.
Quale soldato che si è sacrificato per noi vorrebbe vederci tristi?
Le parti di noi del passato sono soldati che hanno combattuto per la nostra felicità. RENDIAMO ONORE ALLE PARTI DI NOI DEL PASSATO ATTRAVERSO LA BOSTRA VITA DEL PRESENTE, mostrando che stiamo meglio di prima, che abbiamo più strumenti per sopravvivere e che adesso sappiamo goderci la vita.
Dottoressa Nicoletta De Col
Osteopata e massoterapista
Laureata in psicologia sociale
Canale Osteopatia e Psicologia
