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Avevo paura e odiavo il cibo


Chi mi conosce adesso pensa che io sia sempre stata così. Alcuni aspetti sicuramente non sono cambiati, ma vorrei aiutare a capire che si può cambiare.


La mia infanzia non è stata spensierata, vari motivi, inoltre figlia unica, senza ritrovo fra parenti alle feste, senza dialogo con la nonna in casa, senza dialogo con un padre che faceva fatica parare di emozioni, senza dialogo con una madre che soffriva di depressione. Ero sola.

Sola ad imparare come ci si relaziona con le persone... si può immaginare quanti errori abbia fatto! Anche nel ritenere che le persone fossero cattive: mi sentivo fragile, sempre sotto attacco, senza risposte, senza confronto.

Mia padre mi insegnò a difendermi come un maschio, e continuai la mia vita come un maschio: mi sentivo più forte. La mia fragilità la mettevo da parte, la mia femminilità la soffocavo. Quindi attaccavo, quindi avevo paura delle persone.

Ho iniziato a diminuire la paura studiando psicologia nel 2000, a lavorare come psicologa sociale nel 2005, a mettermi in gioco come istruttrice di fitness, fino a quando è morto mio padre nel 2013 e mi ha dato la spinta per salire sui palchi.

La paura diminuiva.

Con Osteopatia il lavoro su di me ha preso la svolta: il lavoro richiede accoglienza, e per accogliere si deve aprire il cuore. Avevo paura aprire il cuore, avevo paura della mia fragilità, ma ho iniziato a ”sentire” le persone, sentendo ho percepito come siamo tutti uguali nelle nostre paure, e tutti diversi nel modo di viverle.

Adesso mi vedere, mi conoscete, credo di non dover dire altro. Continuano a emergere i miei schemi automatici, ma ora li vedo, ne sono consapevole.


Adoravo i dolci, fino a 25 anni al cinema riuscivo a mangiare un’intera confezione di m&m’s (mi sembra da 400gr). Mangiavo sempre le stesse cose, evitavo le verdure e la frutta. Se avessi potuto fare a meno di mangiare sarei stata molto felice. A 6 anni a rientro da scuola sono stata costretta a rimanere a guardare il piatto del pranzo fino a che non l’avevo finito. Sono rimasta per due ore, credo. Odiavo il cibo.

Adesso mangio volentieri frutta e verdura, sono vegana, quindi devo mangiare cibo “alternativo” che mai avrei pensato mi sarebbe piaciuto.


Cambiare si può, richiede pazienza con se stessi, richiede piccole azioni, piccoli passi.


Puoi cambiare ❤️





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